Esuberante, imprevedibile e passionale, si agita l'amore dai ritmi sincopati in Mademoiselle Julie di August Strindberg, riproposta da Walter Moli per la Fondazione Teatro Due di Parma dove debutterà con una prima nazionale il 7 gennaio 2016 alle ore 21.
Esuberante, imprevedibile e passionale, si agita l'amore dai ritmi sincopati in Mademoiselle Julie di August Strindberg, riproposta da Walter Le Moli per la Fondazione Teatro Due di Parma, dove debutterà con una prima nazionale il 7 gennaio alle ore 21 (con repliche fino a mercoledì 13).
Se l'amore per sua natura scatena emozioni incontrollabili, figuriamoci che cosa può suscitare negli animi di due giovani appartenenti a classi sociali differenti. Nell'ottocentesca Svezia puritana e nobiliare una giovane contessa e un servo sono protagonisti di un amore segreto e viscerale. Il calore di inizio estate esplode in una passione nuova e travolgente che avrà presto una fine tragica. Julie seduce e conquista il cuore del già innamorato Jean, sul quale pesa la responsabilità della sua posizione sociale, di subalternità all’interno del contesto aristocratico.
All’apparente semplicità della trama si mescola la capacità di Strindberg si costruire una tragedia animata da dialoghi profondi che sostengono tensioni sentimentali e lucide analisi. Le differenze sociali e le dinamiche interne al potere di classe, oltre a prendere vita nell’opera teatrale, sono presenti nella biografia stessa dell’autore svedese, figlio di una serva e marito di una baronessa, il quale trae spunto da una serie di esperienze personali per infondere vitalità e crudo realismo al racconto della storia di amore tra Julie e Jean.